Scrittori in vacanza: Guglielmo Pispisa

La cartolina di Guglielmo Pispisa, che come ho avuto modo di dire è uno dei miei scrittori preferiti, arriva con un ricordo delle sue estati passate mentre tiene per mano il futuro. Preparatevi a un lungo brivido, nonostante la temperatura.

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L’estate, penso per molti, è un tuffo nel passato, nell’infanzia. Dunque nel mio caso è un ritorno agli anni settanta. Per me quegli anni sono le “palazzine”, i mostriciattoli cementizi della modernità. Il progresso che portava con sé una dose di bruttezza come fosse un male necessario per accedere al benessere. Le palazzine, i palazzinari, il rimbalzo metallico di un pallone echeggiante fra le pareti di nudo intonaco della tromba delle scale. Le palazzine, gli anni settanta, l’estate, me bambino che attraverso sereno l’afa agostana stringendo la mano di mio padre. E oggi una riedizione di tutto questo, con me a recitare la parte del padre.

Editori in vacanza: Paolo Baron (80144 edizioni)

Non poteva mancare la cartolina di un editore che mi ha accolto nella sua famiglia romana quasi dieci anni fa e a cui sarò eternamente grata (e legata). Nei suoi saluti, expo libri, libertà e… corna!

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Non ho portato libri in vacanza, mi annoiavo. Allora sono stato all’Expo ma m’ha annoiato. Ora non vedo l’ora di tornarmene al mare, seduto sullo scoglio a guardare i pescherecci entrate e uscire dal porto.

Questo il sito della casa editrice.

Non ho più paura degli zombie. Tiziana Battisti racconta…

Italian Zombie. Cronache dalla resistenza, 80144 edizioni (2013), 304 pagine, 13 euro

Questa con Tiziana Battisti, scrittrice che stimo profondamente fin da quando, qualche anno fa, ha pubblicato il primo racconto con 80144 edizioni, non è una vera e propria intervista. La “traccia” su cui ci siamo mosse è quella seguita con gli altri scrittori nelle interviste precedenti, ma Tiziana ha preso la parola e ne è venuto fuori questo racconto intenso di un’esperienza molto particolare.

Io ho scritto Storia di Giovanna Lima.
Quando Paolo mi ha proposto il progetto, ho pensato che fosse più per la stima che ha nei miei confronti e per la nostra lunga collaborazione, piuttosto che per il fatto che mi credesse adatta a parlare di zombie… ma tant’è. Continua a leggere

Italian Zombie, le interviste: Michele Carenini

Italian Zombie. Cronache dalla resistenza, 80144 edizioni (2013), 304 pagine, 13 euro

michelecareniniUna chiacchierata con l’autore del racconto ambientato all’università, con zombie eleganti e insospettabili. Una “lezione” di stile e costruzione delle storie da parte di un autore che ha ben chiari i suoi strumenti e come utilizzarli, Michele Carenini.

Paolo ti ha chiamato. E tu?
Come Paolo sa, la storia del mio racconto è stata un po’ travagliata. Subito dopo la “chiamata”, non afferrando lo spirito della cosa, avevo pensato a un racconto dalla prospettiva dello zombie, uno che si sveglia “infetto” e parte dall’idea che “si tratta solo di cattiva pubblicità” (non riesco a restare del tutto serio, come si vede anche dal racconto, neanche quando si tratta di non-morti affamati che vagano per la città). Paolo mi ha fatto capire che invece si puntava a un’operazione più seria e, da un certo punto di vista, “tradizionale”: lo zombie non pensa e di conseguenza non può avere una prospettiva in prima persona.
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Italian Zombie, il progetto. Intervista a Simone Arminio

Italian Zombie. Cronache dalla resistenza, 80144 edizioni (2013), 304 pagine, 13 euro

simone arminioUn’altra intervista per capire come gli autori di Italian Zombie, chiamati alle armi da Paolo Baron, hanno reagito e lavorato per portare a termine – con risultati sorprendenti – l’impresa. Un excursus non solo su un progetto di una piccola e attivissima casa editrice, la 80144 edizioni, ma sul mestiere di scrivere.

Simone Arminio stesso ci racconta nel suo intervento la storia del suo personaggio; quindi non aggiungo altro e mi godo insieme a voi l’intervista.

Paolo ti ha chiamato. E tu?
Mi ha detto ‘ho una grande idea per giugno: sei un appassionato di zombie?’ gli ho risposto di no, ma lui non mi ha sentito: era troppo entusiasta. Si è buttato a capofitto nella descrizione di Italian Zombie e alla fine mi ha convinto. Il bello è che prima di ogni nuova idea tentenna per mesi. La butta lì come fosse un’idea nata morta. L’accarezza in modo freddo, ne sembra il più critico. Poi, quando si convince, si gasa così tanto che, qualunque sia il tema, alla fine convince anche te. Dovesse propormi una raccolta sul rapporto dei monaci tibetani col ricamo punto croce, se ci mette il solito entusiasmo, due minuti dopo sto già scrivendo. Tre minuti dopo già lo maledico, ma questa è un’altra storia. Continua a leggere