Stregati… meglio tardi che mai: Ternitti

Mario Desiati – Ternitti
Mondadori *Scrittori italiani e stranieri* (2011), 258 pagine, euro 18,50

Mario Desiati è un intellettuale. Uno che non ha la smania di apparire, ma che demanda alla scrittura, alla letteratura, alle scelte editoriali (è curatore dell’antologia Best off Voi siete qui per minimum fax  nel 2007 e direttore editoriale di Fandango dal 2008) il compito di informare, oltre che intrattenere.
Abile narratore ed esperto conoscitore del linguaggio narrativo e degli strumenti di scrittura, costruisce storie che catturano e si insinuano, come un virus, nella mente di chi legge.
Ternitti  ti si attacca addosso, come le particelle di asbesto presenti nell’eternit che hanno mietuto vittime a non finire, e non ti lascia anche dopo che hai letto perfino i ringraziamenti, pur di non lasciare una prosa così ricca, piacevole, alta, ma mai supponente; per lasciarti ancora incantare da immagini e sensazioni che solo chi conosce bene la tecnica e la volge verso l’emozione di narrare sa fare.
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Stregati 2: la cinquina!

Le streghette aspettavano con ansia la notte del 15 giugno, ossia quando gli Amici della Domenica (430 per essere precisi) avrebbero votato e scelto i cinque finalisti fra i dodici di questa sessantacinquesima edizione del premio Strega.
Mentre gli Amici sorseggiavano liquore e votavano, noi incrociavamo le dita, sperando che almeno due dei nostri preferiti entrassero nella cinquina. Dita anchilosate, ma ne è valsa la pena. In chiusura di post, qualche ostico pronostico (che in fondo non pronostica nulla, ma i pronostici alla fine quanto valgono?)
Come si dice, la giuria ha così votato:

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Voi siete qui – a cura di Mario Desiati

minimum fax (2007), 264 pagine, euro 12,50

voi siete qui Dieci anni fa raccolte come “Best off” non sarebbero esistite. Il meglio della narrativa italiana era in mano esclusivamente al gusto e alla professionalità degli editor e dei direttori editoriali delle maggiori case editrici e riviste letterarie.
Oggi invece, oltre alle case editrici e alle riviste, c’è la rete, dove si scrivono quantità incommensurabili di racconti, reportage, blog, pensieri, riflessioni, critiche e si pubblicano altrettante riviste “digitali”. In parallelo (non così frequente in realtà il fenomeno, ma senza dubbio in crescita) alla rete vengono pubblicate riviste letterarie di vario taglio editoriale e genere in cui si dà spazio a esordienti e che in qualche modo “interagiscono” con la rete stessa.
È alla rete, alle riviste cartacee e all’integrazione/interazione fra i due media che Mario Desiati, scrittore, redattore della rivista “Nuovi Argomenti” e curatore di “Voi siete qui – Best off 2007” ha rivolto tutta la sua attenzione e la lettura, lunga, lunghissima immaginiamo.
Il sottotitolo della raccolta è “Sedici esordi narrativi”. Sedici scrittori, conosciuti attraverso la rete e le riviste più lungimiranti, e i loro racconti, reportage, pezzi di vita e storie.
Nella prefazione del curatore scopriamo che i suoi punti di riferimento per la “ricerca” sono stati gli esordienti al fine di “progettare una nuova scena, ossia scoprire le novità, assolvere al compito di scouting per nuovi autori, nuovi tipi di scritture da presentare all’editoria e al pubblico dei lettori”.
Ma cosa trova il lettore che sceglie “Voi siete qui?” Trova reportage (“I panni sporchi si lavano in Africa”, sul “percorso” dei vestiti donati alle associazioni e “Lo scasso di Poggioreale”), racconti surreali (“Le suicide de Paris”, su un improbabile suicidio di Paris Hilton e “Una notte qualunque all’Oca Banana”, in cui la morte di Gianni Versace è legata all’ultima notte di Paperon de’ Paperoni), storie di viaggio fisico e mentale (“Balcanica” di Babsi Jones), storie intense che scavano dentro il vissuto di ognuno di noi pur essendo, alcune, lontane e “sperimentali” (“Il pugile”, la storia tenera di un pugile serbo, “Domenica”, sulla perdita che strazia mentre la Storia scorre, “Bocconi”… nascosti nella gamba di un tavolo d’acciaio mentre nessuno guarda e “Muovendoci come gechi”, che merita una lettura lenta per “sentire” l’umanità che trabocca fra le parole, “Venticinque forbici”, racconto che apre la raccolta con una sterzata fra la vita che più reale non si può e la più descrittivamente potente immaginazione); un “reportage” di un vero regista porno (“Fantasilandia”), una narrazione che parte da una potente realtà (“Lampedusa”), una scrittrice che dipinge alla perfezione l’animo e la solitudine di un ragazzo (“Manco un po’”); racconti visionari (“Reincarnazione” e “Gamma Mu”) e un omaggio ad Andrea Pazienza, per ricordarlo, raccontarlo e fotografare ciò che lui è stato per molti (“La delegazione arrivò a Massa senza troppi casini”).

Insomma, c’è il meglio della letteratura italiana contemporanea, il meglio delle riviste letterarie ma soprattutto c’è, da parte del lettore, il godere fino in fondo le storie, i racconti che Mario Desiati ha scovato fra mille, scelto, editato (insieme a Nicola Lagioia) e consegnato alle stampe per la casa editrice Minimum fax. E non è un caso che proprio una delle case editrici più attente agli “esordienti” ci abbia regalato un “Best off” annuale per 3 anni consecutivi.

Best off 2005 – Il meglio delle riviste letterarie italiane a cura di Antonio Pascale
Best off 2006 – Letteratura e industria culturale – Il meglio delle riviste letterarie italiane a cura di Giulio Mozzi
Best off 2007 – Voi siete qui – Sedici esordi narrativi a cura di Mario Desiati