Fino al cuore delle storie: Nadia Terranova e “Gli anni al contrario”

Nadia Terranova, Gli anni al contrario, Einaudi *Einaudi. Stile libero big* (2015), 144 pagine, 16 euro

gliannialcontrario2Quando ho visto la copertina del romanzo di Nadia Terranova ho pensato: “Oddio che bella! Una foto fantastica, molto dolce”. L’ho vista ogni giorno (per pochi giorni, il libro si divora, non riesci a staccarti) e poi l’ho guardata di nuovo, con più attenzione, appena finito il libro prima di metterlo a malincuore in libreria, e ho pensato che fosse una delle copertine più azzeccate degli ultimi dieci anni perché è protagonista insieme alla storia, aiuta quasi a declinarla meglio, non fa solo da “scatola” insieme con l’ottima quarta.

I due ragazzi ritratti hanno un’anima, sono pieni della storia appena raccontata, tanto da far venire il magone e le lacrime agli occhi. Merito di una attenta e curata scelta grafica, ovvio; ma a mio parere il merito è anche (e soprattutto) dell’autrice e di uno dei suoi tanti, tantissimi (che si notano fin dai primi racconti e poi dalle storie per bambini e ragazzi) punti di forza: Nadia Terranova racconta i sentimenti che stanno dentro le storie e infonde un’anima chiara e limpida ai personaggi. E questa è forse la cosa più bella, più emozionante di questo romanzo, che si legge velocemente ma che ti rimane incollato al cuore. Gli anni Settanta e Ottanta vengono raccontati bene: ci sono dentro la lotta armata, la politica, la droga, le comunità di recupero,  l’AIDS, temi già affrontati in tanta letteratura e tanto cinema. Continua a leggere