Luca Martini, Manuale di sopravvivenza per bambini invisibili, Pequod (2018).
Luca Martini punta un faro su tutti quei bambini (e adulti) invisibili, che magari incontriamo di sfuggita nelle cronache concitate delle nostre giornate, o incrociamo a scuola, nei discorsi dei nostri figli, e troppo spesso non vediamo.
Quindici racconti che sono quindici istantanee della nostra vita, non solo quella degli altri e che ci mettono davanti a domande a cui forse non sapremo mai dare una risposta, ma che è importante porci, non rimanere indifferenti.
Su Facebook l’autore ha pubblicato questa foto molto significativa nel gesto che cattura. Lui stesso ha dichiarato che è stata di ispirazione per uno dei racconti più intensi e veri della raccolta. Siamo in ospedale. Un bambino di cui non sappiamo nulla è malato, un numero in una corsia, un corpo da curare mentre distrattamente si fanno battute sulla propria giornata o sul tempo. All’improvviso un uomo, un adulto, un professionista è come se si accorgesse di quel bambino, che da corpo diventa anche un’anima ben visibile, da accudire, coccolare, curare. E quando è impossibile, da compiangere. (L’unico momento di quiete). Si instaura una relazione empatica come poche, soprattutto in un ambiente in cui agli adulti è richiesto di “schermarsi”, non partecipare troppo al dolore. Continua a leggere